Fotografie dall’inconscio

Fotografare è ormai diventata una sorta di abitudine che riguarda tutti noi. Se prima per scattare una bella fotografia occorrevano costosi e ingombranti macchinari, adesso, con i nostri sempre più prestanti smartphone, riusciamo a creare scatti interessanti con facilità. E siamo immersi e sommersi dalle fotografie. Basta accedere a un qualsiasi social che ti puoi imbattere in fotografie di paesaggi, scatti di momenti in compagnia, immagini di vita quotidiana e quant’altro.

Ma perché fotografare è così importante?
Quali sono i significati che racchiude quell’immagine?

Ebbene quello scatto, anche quello che ti sembra più banale, può fornirti un’occasione importante di cui non immagini la portata:

Può aprirti una finestra e portarti a scoprire cose di te
che neanche pensavi di sapere.

Come?


Partiamo dal fatto che ogni fotografia contiene sempre una storia e la sua lettura e interpretazione dipende da chi la sta osservando che darà a quell’immagine un significato secondo le sue caratteristiche. Ogni volta che scatti potresti aver voglia di fermare un momento per te importante, di congelare un’immagine che poi diventerà un promemoria di un attimo denso, oppure non ci pensi troppo e quando qualcosa colpisce la tua attenzione ti trovi a scattare; o ancora potresti aver voglia di condividere il tuo sguardo sul mondo con gli altri. Questo per farti vedere come ogni immagine è intrisa di emozioni, di segreti e di simboli che quindi comunicano sempre tanto di chi sta scattando anche se non se ne accorge.
Quando poi rivedi le tue fotografie, le fai vedere o guardi le immagini di qualcun altro quello che vedi di quell’immagine, quello che ti comunica è frutto di una tua interpretazione. Noi proiettiamo su un’immagine qualcosa che è dentro di noi.

Ed ecco che ci avviciniamo a capire qualcosa della fotografia che non hai mai preso in considerazione.

Ma prima vediamo cosa ci ostacola a scattare o a conservare una fotografia.

“Non è niente di che!”, “Non mi piace!”, “Queste foto sono tutte uguali!”….eccoli qua alcuni dei pensieri che vanno a bloccare la nostra spinta a fotografare o a conservare qualche scatto. Molto spesso fai l’errore di considerare le tue fotografie come banali e ridondanti, ma non ti rendi conto di quanto ogni immagine scattata comunichi tanto qualcosa di te quanto di ciò che stai scattando. Non consideri quanto la fotografia sia uno strumento che ti mette in relazione con le persone, con i luoghi o con quanto può apparire di più usuale e consueto.

E cosa accade quando poi sei tu il soggetto fotografato?
Prova a pensare a come reagisci o come ti senti
quando sei tu a essere fotografato. O quando ti scatti delle foto da solo.

“Qui sono venuto male!”, “Ma non sembro io!”, “Ma che faccia ho?”…ecco che puoi scoprire qualcosa di ulteriormente interessante quando il soggetto fotografato sei tu.

Ecco in quelle occasioni avviene qualcosa di molto stimolante. Prima di tutto chi ti sta fotografando ti inquadra e scatta secondo il suo punto di vista, perciò quella fotografia non sarà solo quell’attimo in cui tu eri di fronte al fotografo, ma racconterà anche del rapporto che hai con il fotografo e ti confronterai con un’immagine di te vista da un altro.

Ci avevi pensato?
Quando invece sei tu a fotografarti con un autoritratto
quale immagine vorresti dare e comunicare di te?
Quanto tempo impieghi per creare lo scatto
che secondo te esprime quella che sei?

Le fotografie in cui tu sei il soggetto fotografato forniscono perciò la preziosa occasione di confrontarti con te stessa e con la tua immagine esteriore e tutti quelli che sono i pensieri e le emozioni che scaturiscono in quel momento. Di fatto hanno molto da dire sull’idea che hai di te stessa.

Quante volte ti sei trovata a sfogliare gli album di famiglia anno dopo anno e a osservare quei vecchi scatti?

Facciamo adesso riferimento agli album di famiglia. Sono un insieme di foto singole pertanto il significato di una foto si intreccia indissolubilmente a quello delle altre immagini. In un album puoi leggere una storia senza parole che parla per sguardi, racconta di momenti belli impressi nella carta fotografica, mostra luoghi e spazi tracciando così una tela di quelli che sono i rapporti e i legami fra i membri della famiglia e mostrando la narrazione fatta dal punto di vista di chi ha creato quell’album arricchendolo con dettagli e scritte. Gli album sono una fonte notevole e importante di informazioni che più eloquentemente possono farti vedere qualcosa che non avevi ancora visto.

Ma eccoci a comprendere meglio cosa puoi scoprire di te
attraverso la fotografia.

Ci vuole una lettura più profonda e il desiderio di scendere di livello per scorgere qualcosa che a prima vista può sfuggire. Forse non hai mai considerato che le fotografie che scatti sono delle vere e proprie immagini dall’inconscio, sono degli scatti che provengono da quella parte di te che non è conosciuta, pertanto osservare le tue fotografie può darti qualche suggerimento e indicazione su quali sono le immagini in te non pacificate e aiutarti a rendere conscio l’inconscio in modo da riprendere il controllo della tua vita e non essere condizionata da qualcosa che inficia ogni tuo sforzo per migliorare la tua condizione. Le fotografie sono strumenti non verbali che permettono di far uscire sentimenti ed emozioni a lungo escluse dalla coscienza e diventano pertanto un ponte del tuo inconscio e permettono di confrontarti con i pensieri, i sentimenti, le emozioni e i ricordi. Quando qualcosa non è consapevole infatti agisce senza che tu te ne accorga, determinando fatti, esperienze e reazioni che magari vorresti cambiare e che stai cercando di modificare con tutto te stesso, ma se non accedi a quei contenuti inconsci, non potrai mai risolvere le tue situazioni perché quel qualcosa nascosto resterà lì come un iceberg sommerso a sabotare ogni tuo tentativo di successo.

Personalmente ho da sempre amato la fotografia, da ragazza mi sono iscritta a un corso base per imparare i rudimenti di questa arte che è tanto affascinate quanto complessa. In quel corso ripescai e riscoprii delle immagini vecchie che ben rappresentavano quello che avevo vissuto in passato ed era tutto lì in uno scatto. E spesso mi trovo a guardare e riguardare le immagini scattate negli anni, per scorgere i miei cambiamenti esteriori e quelli del mio sguardo sul mondo, per ricordare momenti e vissuti. Mi capita spesso di trasalire davanti a uno scatto ricordando quello che stavo vivendo e molto spesso, quando qualcosa non riesco ad esprimerlo a parole o sento che c’è qualcosa che non mi è ancora chiaro, vado a fare una passeggiata in natura ed ecco che qualcosa emerge dal mio inconscio e si cristallizza in un’immagine fotografica.

Vorresti perciò sapere cosa comunicano le tue immagini?
Quali schemi ricorrono nei tuoi scatti?
Quali storie nascoste si trovano fra quegli scatti così banali e usuali?
O cosa NON raccontano le tue fotografie?
Quali aspetti NON vengono mai fotografati?
Quali immagini hanno bisogno di essere pacificate nel tuo inconscio?

 

Segui le indicazioni e le domande fatte nell’articolo e comincia a tessere la trama di senso e di significati che emerge dalle tue fotografie….

….oppure…..

….possiamo farlo insieme attraverso una doppia opzione:

  • Un percorso individuale (in presenza o online) di 5 incontri in cui andiamo a osservare e analizzare le tue fotografie e a far emergere i tuoi messaggi dall’inconscio;
  • Un percorso di gruppo (in presenza) di 4 incontri in cui oltre alle tue fotografie potrai osservare quelle degli altri partecipanti e confrontarti con loro.

Scrivimi per maggiori informazioni!

E se sei indeciso, contattami e valuteremo insieme e senza impegno il percorso migliore per te!