In quel momento mi sono fatta aiutare per capire quello che stava accadendo in me e da lì non ho più smesso.  Nelle mie sessioni mi veniva chiesto quali secondo me fossero i miei talenti e io non sapevo rispondere perché sapevo solo ascoltare e aiutare gli altri perché mi veniva naturale, ma lo misi in dubbio perché avrei rischiato di cercare di aiutare me stessa e allora mi iscrissi alla facoltà di psicologia con indirizzo Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni. Passarono tre anni e cambia indirizzo arrivando poi a laurearmi in Psicologia Clinica e della Salute.

In contemporanea avevo iniziato un corso di Teatro amatoriale perché volevo dire la mia, volevo sperimentare e dare una possibilità al mio corpo di essere un veicolo di comunicazione e di soddisfazione e così iniziai.

Ma mentre finivo gli anni di psicologia sentivo un’insoddisfazione che mi faceva dire che quella modalità era per me parziale, non era il mio linguaggio e fu allora che grazie anche a un coinvolgimento sentimentale, conobbi il mondo della meditazione e di tutte le discipline olistiche per cui cominciai a ricevere dei trattamenti energetici e mi si aprì una finestra su quello che mi corrispondeva perfettamente e così in parallelo all’università cominciai a frequentare la scuola di Counseling in Naturopatia Olistica di Eterea in cui poi mi sono diplomata.

E così gli anni proseguirono e la mia vita personale si intrecciava con la vita formativa perché il percorso che avevo iniziato e accelerato con le tecniche energetiche aveva cominciato a smuovere il profondo e sono arrivata a un altro momento di rottura e di shock a 27 anni. Mi trovai a terminare una convivenza, in cerca di casa, con difficoltà economiche e soprattutto con un frammento di passato che avevo rimosso e che mi era scoppiato fra le mani e che ribaltava completamente tutto quello che avevo vissuto fino ad allora.

Quindi mi sono presa tempo…mi domandavo perché tutte quelle cose fossero successe a me, perché avevo dovuto attraversare così tanti cerchi di fuoco nella mia vita tutta. La risposta più forte che cominciò ad emergere era di rendere fruttuoso tutto questo dolore. Poterlo attraversare, comprenderne il senso personale per poi poter mettere a servizio quanto vissuto e soprattutto quanto fatto per uscirne perché fosse utile per gli altri. E così vita personale e formazione si sono intrecciate indissolubilmente perché non solo il mio passato mi aveva dato una capacità di sentire gli altri, ma mi stava dando anche la possibilità di aiutare chi era in difficoltà a compiere quei passaggi che io avevo già fatto e che avrei potuto farglieli compiere in modo più diretto e proficuo.  

E così ho messo l’acceleratore e ho cominciato a creare dei percorsi di Teatro Psicolistico a fare sessioni individuali e ad aggiungere pezzettini di esperienze che potessero aiutarmi a darmi altri strumenti. Quindi ho cominciato a dare spazio alla passione che coltivavo da tempo dell’Astrologia, a tutto ciò che riguarda il Karma Familiare, l’Energia Femminile e Sessuale, l’energetica dei chakra, la Meditazione. Ho poi approfondito il potenziale del teatro da strumento sociale a potente modalità di ricerca personale attraverso la Teatroterapia. E ne ho fatto un strumento di elezione portandolo sia in progetti scolastici che in campo di integrazione sociale.

La mia ricerca continua perché io per prima non smetto di esplorarmi, di conoscermi e trovare strumenti perché è attraverso anche l’esperienza con gli altri che arricchisco ancora di più il mio bagaglio quindi quando dico chi sono non posso non prescindere da quello che faccio perché per me le due cose sono intrecciate, ma questo non vuol dire che mi identifico totalmente in quello che faccio.

I grandi scossoni vissuti mi hanno fatto comprendere profondamente che ogni storia può essere raccontata diversamente a seconda del punto di vista, quello che nella mia storia permane è la passione del guardare dentro per creare il fuori …e questo è tanto profondo e radicato in me.